Biagio Racconta – Marotti Campi

Marotti Campi, viticoltori in Morro d'Alba

Siamo erroneamente abituati a pensare alle Marche come una regione vinicola di vini bianchi, ma non è propriamente così. Lo sa bene Marotti Campi, l’azienda a conduzione familiare con sede a Morro d’Alba che, oltre a coltivare Verdicchio coltiva uno dei vitigni più caratteristici di questa regione: la Lacrima di Morro d’Alba.

Azienda Marotti Campi

Morro d’Alba

Morro d’Alba è uno dei Castelli di Jesi a pochi chilometri da Ancona sorto intorno all’anno 1000 d.C. come fortezza militare e famoso per il suo camminamento di ronda detto “La Scarpa”, nucleo del Borgo e comunicante con i belvederi situati in prossimità delle sei torri pentagonali. Morro d’Alba ha però origini ancor più lontane poiché reperti romani sono stati trovati nella vicina Sant’Amico. Il suo nome simpatico “Morro” potrebbe riferirsi ad un albero di more o ad un cippo di confine tra Senigallia e Jesi mentre il genitivo locativo “d’Alba” viene aggiunto solo nel 1862 a seguito dell’Unità d’Italia per differenziarla da altri luoghi. Qui, tra le dolci colline marchigiane, la contrada Sant’Amico, già insediamento romano, diventa il luogo natio della cantina Marotti Campi.

La cantina Marotti Campi

Nonostante la prima vendemmia sia stata eseguita nel 1999, abbiamo notizie di Marotti Campi già dall’800, quando i Marotti acquistarono i primi terreni edificando una villa mezzadrile proprio al centro degli appezzamenti. Ma è solo nel 1991 con Giovanni Marotti Campi, colui che conduce ancora oggi la cantina, che inizia un ambizioso processo di ammodernamento. Oggi non è solo Giovanni alle redini dell’azienda ma ad aiutarlo c’è anche sua moglie Francesca e suo figlio Lorenzo. Nei circa 53 ettari vitati si coltivano principalmente i due vitigni simbolo del territorio, Verdicchio e Lacrima, e una piccolissima percentuale di Montepulciano, Petit Verdot, e Cabernet Sauvignon.

Le pratiche agricole adottate da Marotti Campi vengono eseguite con il massimo rispetto per la natura circostante, cercando di ridurre al minimo l’impatto ambientale. Il risultato di questa filosofia dà vita a circa 270.000 bottiglie, suddivise in dieci etichette: tra queste spiccano il Lacrima di Morro d’Alba DOC “Orgiolo e il famosissimo Verdicchio dei Castelli di Jesi, declinato in versione Classico Superiore e Riserva con il “Salmariano”. I vini di Marotti Campi sono tanto apprezzati anche dalla critica nazionale, come testimoniano i prestigiosi premi assegnati da Bibenda e dal Gambero Rosso e da ultimo da Wine Spectator, che fa ottenere alla nuova annata del Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico DOC Superiore Luzano 2022 92 punti.

Il futuro della Marotti Campi si presenta quanto mai radioso e ricco di grandi soddisfazioni.

Vigna di Marotti Campi

Lacrima di Morro d’Alba


Tra le uve coltivate dalla Marotti Campi spicca sicuramente il Lacrima, responsabile di un vino marchigiano particolare e magnifico, ricavato da uve antiche dalla buccia spessa, che quando arrivano a piena maturazione, si fendono, piangendo vere e proprie “lacrime” (che potremmo definire senza alcun dubbio “lacrime di gioia”). Nonostante questo, la buccia dell’uva Lacrima è notevolmente spessa e quindi ricca di antociani, responsabili della cessione del colore al momento della spremitura. Aromatico e vinoso, si esprime solitamente con sentori spiccatamente floreali di more appassite ma è anche particolarmente vinoso e richiama a ricordi di frutta come fragoline di bosco e more. Un vino, il Lacrima di Morro d’Alba, riconosciuto a Denominazione di Origine Controllata solo nel 1985, ma che è conosciuto sin dai tempi remoti. Sembrerebbe infatti essere stato particolarmente gradito a Federico Barbarossa che lo apprezzò verso il 1167 quando, posto l’assedio alla città della vicina Ancona, scelse come propria dimora il Castello di Morro d’Alba.
Questo vitigno è estremamente versatile: si adatta bene alla vinificazione classica per la produzione di vini secchi che possono accompagnare il pasto, ma va benissimo in macerazione carbonica per ottenere un novello con fragranze sopra la media. Regala notevoli soddisfazioni se vinificato come vino passito.

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