Quando si esce fuori dalla regione o dall’Italia, il Montepulciano d’Abruzzo è Masciarelli.
Con 22 etichette e 7 linee di prodotti, Masciarelli è una cantina in provincia di Chieti che porta il nome del suo proprietario: il visionario Gianni Masciarelli. Il suo era uno spirito imprenditoriale unito e animato da un grande sogno: valorizzare i vitigni autoctoni abruzzesi, conferendo loro un carattere internazionale, ma esaltandone il legame con il territorio.

Il genio di Gianni Masciarelli
Possiamo considerare Gianni Masciarelli come un pioniere del suo territorio, che si è speso tanto per la sua regione e che ha saputo mantenere la qualità dei suoi vini nel corso del tempo. Il suo Montepulciano d’Abruzzo “Villa Gemma” nasce nel 1981, da quelle che sono delle proprietà del nonno materno Umberto ed è ancora oggi l’espressione più autentica dell’Abruzzo e dell’azienda: un Montepulciano dalla forte identità territoriale che sa essere perfettamente internazionale. La storia del Montepulciano di Masciarelli ha 30 anni di esperienza e rappresenta un marchio fortissimo anche per via delle bottiglie prodotte: 2 milioni.
Gianni Masciarelli ha fatto grande l’Abruzzo di Chieti grazie anche alle sue esperienze francesi… e non di certo per imparare il metodo di spumantizzazione più famoso del mondo. Bensì, per portare nella terra di arrosticini e Majella il “Guyot”: il metodo di coltivazione nato nella Champagne dell’800 da Jules Guyot, che lo adottò nella Maison Jacquesson. Portare un po’ di Francia in Abruzzo come il guyot negli anni ’80 in un panorama di pergola, tendone e alberata e le botti di rovere francese per l’affinamento del Trebbiano d’Abruzzo ha fatto di lui un luminare ed un grande innovatore.
La passione per la vigna è stata una costante della famiglia Masciarelli, segnata dall’esperienza in Champagne e dai continui esperimenti in vigna. Gianni Masciarelli ha sempre parlato di due cieli nella sua vita, quello della vigna e quello della cantina proprio perché il vigneto ha bisogno della stessa cura maniacale del lavoro in cantina.
Marina Cvetic: donna del vino verace e appassionata, traino dell’azienda
Sul cominciare degli anni ‘90 l’incontro tra Gianni Masciarelli e Marina Cvetic segna l’inizio di un legame sentimentale e professionale, destinato a imprimere sull’azienda una svolta internazionale e a portare un messaggio dell’eccellenza dell’Abruzzo nel mondo. Marina, abituata al lavoro nelle vigne dalmate del nonno, incontra Gianni e dal loro matrimonio nascono tre splendidi figli. Quando Marina arriva in Abruzzo è capace di imprimere il suo personalissimo stile: viaggia in giro per il mondo a far conoscere i vini firmati Masciarelli, senza rinunciare ad essere mamma, papà (dopo la scomparsa nel 2008 di Gianni Masciarelli) e imprenditrice. Con il tempo diventa ambasciatrice del vino italiano e abruzzese nel mondo.
Oggi, la linea di vini “Marina Cvetic” a lei dedicata è il fiore all’occhiello dell’azienda.
Ma oltre a guidare l’azienda, Marina Cvetic gestisce anche le attività del Castello di Semivicoli: il sogno Gianni. Si tratta di una dimora medievale salvata dalla rovina e oggi simbolo di grande accoglienza all’insegna dell’enogastronomia abruzzese. Una residenza patronale di fine Seicento di rara bellezza con camere meravigliose a metà strada tra Majella e l’Adriatico.
Nonostante sia padrona del Castello, Marina ama passare il tempo in vigna e ogni tanto rifugiarsi nel “pensatoio” segreto dove Gianni cercava quiete: una piccolissima dimora nel cuore del vigneto di Villa Gemma.
I Vini di Masciarelli: 7 linee e 22 etichette
Guyot, barrique di rovere francese e grande cura della vigna. Tutti questi elementi hanno lo scopo di valorizzare i vitigni autoctoni abruzzesi: Montepulciano e Trebbiano primi tra tutti.
Tra le varie linee di vino di Masciarelli, sicuramente il Villa Gemma è il portabandiera dell’azienda. Sono vini provenienti da vitigni autoctoni Montepulciano e Trebbiano.
La linea Marina Cvetic è invece una linea di vini dedicati ovviamente allo spirito imprenditoriale della moglie di Gianni. Si tratta di vini provenienti da vigneti di autoctoni e internazionali vinificati in purezza, in cui l’influenza del legno è così presente da costituire il veicolo per sensazioni speziate, affumicate e torbate. Quelli della linea “Marina Cvetic” sono vini smaliziati, dalla grande personalità.
La “Botte di Gianni” invece è una linea composta solo da due prodotti: Trebbiano e Montepulciano, figli di una storia molto particolare. Anni fa infatti, Marina trova casualmente due tonneau di rovere francese da 700 litri che erano stati acquistati da Gianni ma mai utilizzati. Nella vendemmia del 2010, Marina decide di usarli per vinificare e affinare per 30 mesi un bianco e un rosso. Nasce così una super limited edition di circa 900 bottiglie per tipo, imbottigliate e numerate manualmente. Questa è la linea che più di ogni altra esprime l’artigianalità Masciarelli e la sua passione per l’Abruzzo.