Mimetizzata tra i vigneti e le dolci colline di Valdobbiadene in provincia di Treviso, Marsuret adotta le più moderne soluzioni tecnologiche per produrre la bollicina più importante d’Italia (e la più esportata nel mondo): il Prosecco.
Il Prosecco e Valdobbiadene
Il Prosecco è una delle bollicine più amate e apprezzate in tutto il mondo. Questo perché la sua effervescenza e i suoi aromi e sentori fruttati e floreali vengono subito associati alla festa e alla convivialità. Le sue origini risalgono all’epoca romana, quando la viticoltura venne introdotta nella regione Veneto, ma solo nel XVIII secolo il Prosecco inizia ad acquisire notorietà.
Clima temperato, dolci colline ed escursioni termiche producono le condizioni climatiche migliori per la maturazione delle uve Glera, che sono alla base del Prosecco, prodotto in 9 province in tutto il Friuli e in 5 province del Veneto. Ma storicamente il Prosecco nasce nella collina compresa tra Conegliano e Valdobbiadene, in quella zona in cui le correnti e l’esposizione al sole consentono alle uve di asciugarsi rapidamente dopo le piogge, frequenti anche durante l’estate.
Il Prosecco è suddiviso in diverse denominazioni che identificano le aree di produzione e le caratteristiche del vino:
- L’eccellenza: il cru Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene Superiore di Cartizze DOCG, che può essere prodotto solo in 107 ettari.
- Il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene Superiore DOCG, che comprende 43 aree dette “Rive” (che sono frazioni/località di 12 comuni),
- Il Prosecco prodotto nell’area storica di Conegliano-Valdobbiadene Superiore DOCG, prodotto in 15 comuni in provincia di Treviso,
- L’Asolo Prosecco DOCG in 19 comuni,
- Prosecco di Treviso DOC, prodotto in 95 comuni e 1 provincia,
- Il Prosecco DOC prodotto in 9 province dislocate in nelle regioni del Friuli Venezia Giulia e Veneto.
Le vigne di Marsuret si trovano sparse nella zona delle colline dove si produce il Valdobbiadene DOCG. Ogni posizione delle vigne è unica, perché dona al Prosecco caratteristiche completamente differenti.
I vitigni non sono solo fitti e densi, disegnando perfettamente la forma delle colline, ma sono anche adiacenti ad un bosco che d’estate dona frescura ed escursioni termiche e d’inverno protegge dalle gelate. Anche nelle stagioni più siccitose infatti l’acqua non manca, e la vite non va in sofferenza.
La famiglia Marsura
Marsuret, soprannome storico della famiglia “Marsura” che ne è proprietaria ha sede a Guia: una delle zone più pregiate in cui produrre il Valdobbiadene Conegliano Prosecco.
L’azienda è stata fondata da Agostino Marsura nel 1936, che quell’anno acquista il suo primo vigneto in Val de Cune a Guia di Valdobbiadene. È da qui che prende inizio la storia di Marsuret, producendo il primo vino frizzante con fermentazione naturale in bottiglia. Da allora si sono succeduti generazioni di viticoltori legati visceralmente a queste colline (non ancora così “vitate” come oggi!)


Nato e vissuto tra i vigneti, Ermes, figlio di Giovanni Marsura ed oggi alla guida dell’azienda, ha ereditato dai suoi ascendenti un prezioso patrimonio di conoscenze e di valori. Oltre ad essere orgoglioso depositario della tradizione, Ermes ha introdotto una fase di importante evoluzione caratterizzata dall’adozione di nuove tecniche di produzione e ricerca per garantire il continuo miglioramento del prodotto. Ne sono prova i numerosi riconoscimenti ottenuti specialmente nella categoria degli Spumanti Prosecco e Superiore di Cartizze. Alessio ed Enrico, figli di Ermes, non potranno che giovare in futuro della disciplina e delle tecniche imparate dal padre Ermes.
Tutti e tre insieme, durante il covid, hanno costruito una terrazza completamente fatta in legno che si rivolge alle meravigliose colline della Valdobbiadene. Per arrivarci, occorre risalire sul loro vigneto più alto. Per questo in alcuni casi possiamo parlare con Marsuret di viticoltura eroica. E proprio qui abbiamo assaggiato l’Amoler, il Valdobbiadene Prosecco Superiore proveniente dalle uve Glera coltivate tra i 200 e i 300 metri sul livello del mare e il Maria Rose di un rosa tenue e delicato e perfetto da abbinare al ristorante a piatti leggermente speziati come sushi, sashimi o ad aperitivi sfiziosi. Noi, invece, abbiamo accompagnato questi due vini firmati Marsuret alla migliore delle merende del contadino: con soppressata tipica fatta in casa e pane fresco.