Letizia ed Edoardo sono due spiriti eclettici, che hanno fatto della viticoltura la loro vocazione e del “tempo” la base del loro progetto chiamato Cossignani L.E. Tempo. Perché come ogni cosa bella della vita, anche il Metodo Classico si fa attendere.
Il “Tempo” alla base del progetto Cossignani
La coltivazione della terra è una costante della famiglia Cossignani già dal 1800, ma solo con il nonno Saturnino nel 1940, in una zona del Piceno delimitata tra montagne e mare, la terra diventa fertile per l’uva. Dopo di lui, la prima generazione a coltivare vino è stata quella composta da sorella e fratello: Letizia ed Edoardo, classe ’92 e ’88. Il Metodo Classico a base di vitigni autoctoni che si fa attendere, come tutte le cose belle, è il leitmotiv progetto Cossignani L.E. Tempo.
Un nome, “Cossignani L.E. Tempo”, che ha contemporaneamente un sapore sofisticato e autentico, in cui compare appunto la parola “tempo”, conditio-sine-qua-non affinché Pecorino e Sangiovese diventino poesia frizzante in bottiglia. Un logo, il serpente, perché attorcigliandosi e mangiandosi la coda forma il tipico “8” al contrario, “l’uroboro” che nella letteratura magica egizia di età ellenistica è legata al concetto di eternità del cosmo. Sempre il concetto del “tempo” che ritorna, l’elemento necessario per far in modo che il Metodo Classico venga bene.
Solo bollicine e solo due prodotti: ecco la scelta vincente di Cossignani L.E. Tempo, che ha permesso all’azienda di entrare nella lista di Forbes delle 100 eccellenze italiane del 2023. Un territorio, quello del Piceno (anche qui e qui ne abbiamo parlato), che sicuramente non è conosciuto per la produzione dei Metodi Classici a base di uve autoctone e che, grazie a Cossignani L.E. Tempo, sta riscoprendo una certa vocazione.
Cossignani L.E. Tempo: spumanti Metodo Classico biologici
Affacciati nella peculiare Val Menocchia, in provincia di Ascoli Piceno, i 30 ettari di terreno di Cossignani distano 5 km dal mare Adriatico e sono coltivati – oltre a Pecorino e Sangiovese, le uve che Letizia e Edoardo utilizzano per i loro Metodo Classico – anche Chardonnay, Trebbiano, Montepulciano, Ciliegiolo (primo vigneto in assoluto, risalente al 1957), Passerina (il cui vigneto è il più antico e ancora esistente, risalente al 1973), Viogner e Grenache. Escluso il Grenache, che viene utilizzato per consumo interno, le altre uve vengono vendute ad altri conferitori.
L’azienda lavora esclusivamente secondo i dettami dell’agricoltura biologica, praticando trattamenti di rame e zolfo, alghe, caolino, zeolite (polvere di roccia) e concimazioni organiche come sangue essiccato e sfalci. Evitano di fresare e di rivangare affinché la terra faccia il suo, per quanto possibile, corso naturale. L’attenzione maniacale per il lavoro in vigna e per preservare le uve di Pecorino e Sangiovese ha portato Letizia e Edoardo ad installare una rete antigrandine, elastica e resistente “a serrandina”, che viene alzata al momento della vendemmia.
Gli Spumanti Metodo Classico
I suoli sono misti, di sabbia e arenaria calcarea. La vendemmia viene svolta solitamente nella seconda decade di agosto attraverso una raccolta manuale in piccole cassette da 15 kg raffreddate per 48 ore in cella frigorifera.
Se il Sangiovese utilizzato per lo Spumante Metodo Classico Rosé biologico è di basso grado alcolico e spicca per acidità, il Pecorino invece è molto dritto e verticale. La resa in vigna è del 40% circa e attraverso la decantazione statica a freddo si spilla solo la parte più pura. La fermentazione e maturazione del vino avviene sia in cemento che in legno. Ogni anno, la quota di vino base che non viene assemblata rimane in botte per fare vin de reserve. Questa pratica, nota in Champagne, rende più complessi gli spumanti poiché all’interno nell’ultima annata è sempre presente un quantitativo di vino di riserva delle ultime 5 annate.
Lo Spumante Metodo Classico Rosè Biologico di Cossignani L.E. Tempo è un vero e proprio gioiello a base di Sangiovese. Le uve subiscono dalle 3 alle 6 ore di macerazione. Qualche rotazione di pressa e il colore che ne deriva è un rosa tenue con tendenza a buccia di cipolla. In bocca rivela la parte più fresca e più aromatica.
Nel periodo primaverile avviene la preparazione de La Liqueur de Tirage che viene addizionata al vino base. Le bottiglie vengono chiuse con un tappo a corona di acciaio inox e riposano coricate per almeno 18 mesi in affinamento con i propri lieviti di fermentazione. Dallo spumante vengono espulsi i lieviti di rifermentazione e viene addizionata la Liqueur d’Expédition che apporterà un dosaggio da 1 a 12 gr/l di zucchero in base all’annata.
Lo spumante si presenta di un colore rosa delicato. La spuma è soffice e abbondante, dal perlage sottile e persistente. Al naso si riscontra un bouquet vivace caratterizzato da note marcate di marasca, melograno, prugna verde selvatica e sentori floreali di rosa. Equilibrio, croccantezza, frutto.
Lo Spumante Metodo Classico Blanc de Blanc Biologico di Cossignani L.E. Tempo. Il vigneto di Pecorino è una vera e propria cru dell’azienda e la sua altitudine tocca i 180 metri sul livello del mare. L’età del vigneto è di 30 anni e viene condotto in agricoltura biologica. Tra i filari viene mantenuto l’inerbimento naturale in modo da preservare l’ecosistema complessivo. Le operazioni di scacchiatura verde e cimatura vengono effettuate manualmente, così come la diradatura e la defogliatura quando necessario.
Lo spumante si presenta di un colore giallo paglierino brillante con leggere sfumature verdoline. La spuma è soffice, il perlage delicato e persistente. Al naso si riscontra un’importante freschezza aromatica caratterizzata da una interessante complessità olfattiva che esibisce nuance di fiori bianchi di ginestra, fragranti note fruttate di mela rosa dei Sibillini e delicate note boisè.

Una piccola curiosità: all’interno della cantina, Cossignani possiede l’uovo in cemento per la fermentazione senza resina interna, che permette di eseguire un battonage uniforme. Inoltre, la forma dell’uovo favorisce i moti convettivi per la fermentazione del vino base.